L’Asbuc dice nì all’autorizzazione a Finori: servono richiesta e poi assenso della Regione

Prati di Tivo: si prevedono tempi burocratici lunghi per la riapertura della seggiocabinovia. Intanto l’Enel stacca la corrente

TERAMO – Il Consiglio dell’Asbuc, l’Amministrazione separata dei beni a uso civico, di Pietracamela, riunitosi nella serata di ieri, ha dato l’assenso all’eventuale autorizzazione temporanea alla convenzione peer l’utilizzo dei terreni al nuovo proprietario degli impianti di risalita dei Prati di Tivo e Pratoselva, Marco Finori.

Un ok che però non coincide con la urgenza di velocizzare i tempi perché l’autorizzazione al momento è subordinata sì ad una richiesta formale del nuovo aggiudicatario ma anche ad un successivo parere alla Regione che l’Asbuc è intenzionata a richiedere. Visti i tempi della burocrazia e anche in caso di assenso formale dell’Ente regionale, la necessità di tempi tecnici per il riavvio degli impianti (che prevedono non meno di 14 giorni), è molto difficile dunque che la seggiocabinovia dei Prati possa ripartire prima di Ferragosto.

Senza contare anche l’ultima tegola che si è abbattuta nelle ultime ore sulla tanto bistrattata stazione turistica del Gran Sasso: l’Enel ha infatti proceduto al distacco dell’energia elettrica per la morosità di 38mila euro da parte della Gran Sasso Teramano.